domenica 18 marzo 2007

Un lungo e fatale inseguimento d'amore



La storia è la seguente giovedì,mi avvio per la mia avventura on the roar, il bello è che tadan dove si compie essa? ad abbiategrasso, già teatro di altri trip surreali.

Sì finalemente decisi per andare a comprare sto cucciolo ci dirigiamo io, mia madre e mio fratello proprio ad abbiategrasso perchè la signora che aveva i cuccioli aveva pensato bene di andare a vivere lì non conscia dei traumi che io avevo già subito in quel loco.

Chiaramente alla guida io, la masta delle cose on the roar, partiamo con abbondante anticipo perchè avevo dei dubbi sul percorso da fare, comunque il destino mi beffa con una serie di incidenti di percorso, quali strade sbarrate, devizioni varie ed eventuali nei cortili di metà dei vigevanesi, camion che mi strombazzavno perchè vedevo gli svincoli all'ultimo e facevo roteare in essi il mio potente mezzo senza preavvisi per chi mi stava dietro. tensione alle stelle in quell'abitacolo, io ero un fascio di nervi tutti a fiori di pelle, in più questa bella imbusta dei cani, mica ha spiegato esattamente la località in cui stava, prima fa andate all'ospedale di abbiategrasso, io vi vengo a prendere lì, poi la dementona si allarga e fa dove vi avevo detto che vi vengo a prendere? noi: all'ospedale. e lei: no facciamo al bar eden a sinistrra dopo l'ospedale.

Bene finalmente arriviamo ad abbiategrasso con tutti i miei nervi che ormai erano fuori e ci potevi suonare una chunga pizzicandoli e il telefono della dementona dei cani non prende, va beh intanto ci imbarchiamo nell'avventura cerca l'ospedale. di solito un ospedale è ben segnalato, questo no, solo un cartello all'inizio del paese e poi più niente quindi io proseguo sempre dritta e finalmente parte il coro della famiglia deambrogio ecco l'ospedale, e io sì eccolo e lo supero e mi infilo in una strada del cazzo che non sapevo dove portasse, poi gira rigira scegli rotowash ecco che la fortuna dell'impavida amanda le apre le braccia e si trova davanti all'ospedale e si ferma sudata come sette camice di pezzetta bulsei.

Mia madre fa, mo dobbiamo trovare il bar eden, e io no cazzo, mi fermo davanti a sto bar e telefoniamo alla dementona e le diciamo di venire qui a prenderci che non mi voglio perdere di nuovo, alziamo gli occhi e l'insegna del bar dice" bar eden".

La scritta avrebbe dovuto farmi accendere un campanellino d'allarme, quella era la porta dell'inferno che ci avrebbe attesi di lì a poco. Chiamiamo la padrona dei cuccioli, e lei fa bene vengo a prendervi io ho una citroen verde, bene mia madre fa che modello? e questa boh.

Bene super genialoide come facciamo a riconoscere la citroen boh, quindi ansia ogni volta che passava una citroen verde,qualsiasi tonalità di verde, perchè anche sul colore c'era da dire, insomma ci sono molte sfumature di verde, soprattutto nelle macchine, dove i designer di colori si divertono ad inventare le tonalità più strampalate dell'iride.

Comunque citroen verde, che poi era color sabbia in quanto completamente ricoperta di terra come se avesse fatto la parigi-dakar, arriva si affanca abbasa il finestrino: siete voi quelli del cucciolo? sì bene seguitemi.

E lì comincia l'epopea nel deserto, iniziamo a girare in lungo e in largo abbiategrasso fino a che ci troviamo in campagna in stradine ancora asfaltate ma tutte curve, che questa prendeva come al rally di montecarlo, e io dietro, poi imbocca una strada sterrata e penso ah siamo arrivate è questa la sua cascina. e invece no era solo l'inizio della fine, avremo fatto 500 km in stradine tutte buchi in cui lei andava alla velocità della luce sollevando un polverone della madonna e io che cercavo di starle dietro, rovinanso l'assetto della mia macchina...

Per un attimo ho pensato: ha tentato di stordirci con tutte quelle strade per farci perdere la trebisonda, mo ci porta in aperta campagna, ci fa a fettine e si prende i soldi che abbiamo per pagare il cane, tanto qui chi ci trova....ci avrebbero trovato solo dopo mesi quando qualche ispettore avrebbe aperto il mio computer e scorrendo nella mia privacy avrebbe trovato uno scrap in orkut che diceva dell'avventura roar, solo alllora avrebbero avuto una pista da cui partire.

insomma alla fine arriviamo nella cascina di questa sperduta in mezzo ai bosci del milanese, perchè in pratica ero arrivata a milano passando dalle strade di campagna anzichè dalle superstrade, dove aveva millemila maremmani, quando ho visto le scarpe della signor presunta omicida ho tirato un sospiro di sollievo, mi sono detta con quelle decoltè demode chi crede di uccidere?

ho scelto il mio cane e siamo sani e salvi tutti a casina, solo la macchina ha risentito di vomitate e cagate varie e va beh ora non ho più le sospensione perchè me lo sono fottute su quelle strade, ma poco importa ho una cucciola ecceziunale veramente, mirta!

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